Delizie aristocratiche sul Lago di Garda

 “Sono strani i  tempi in cui viviamo …”   Queste parole, attribuite – con qualche dubbio – a Platone ben illustrano il panorama attuale. Senza badare troppo a incertezze e dubbi, quale migliore occasione di questa per visitare i luoghi intorno a noi, nella nostra bella Italia?   Certo, siamo fortunati a vivere sul lago di Garda: esiste un altro territorio dove la bellezza si fonde con il paesaggio in maniera così accattivante? Acqua e montagne, gite in barca e wild swimming, antichi resti di età romana e castelli incantati, e poi una distesa infinita di vigneti, oliveti e agrumeti. Il lago di Garda è un paradiso per i buongustai e noi vogliamo portarvi in questo magico regno del gusto.

 

Chiare, fresche e dolci acque. Qui, l’acqua regna sovrana. Potete deliziarvi ascoltando il dolce ritmo delle onde mentre gustate un buon vino e ammirate il panorama, oppure cimentarsi con surf o la barca a vela nelle acque più tumultuose, dominate dai venti del nord; camminate fino alla cima del Monte Baldo e contemplate le luci che si riflettono sul lago. Non c’è da stupirsi quindi se il pesce d’acqua dolce riveste un ruolo fondamentale nella cucina locale: luccio, tinca, carpa. coregone e il raro carpione, che si trova solo sul Lago di Garda, sono solo alcuni esempi di pesci del luogo, amati bel oltre i confini regionali. Uniteli al riso o alla pasta e il risultato vi sorprenderà: il Risotto con la tinca è delizioso e si deve gustare “all’onda”. I Bigoli con le sarde sono rinomati per il gusto favoloso di questo tipo di sardine locali, chiamate agone: una vera delizia da assaporare al Palio della Sardela, una sagra che si svolge a Lazise a giugno. A poi Zuppa di pesce a volontà oppure Luccio e polenta e Sarde in saor. Il saor è un metodo di conservazione per il pesce in agrodolce, anticamente usato dai pescatori, che dovevano rimanere in mare per lunghi periodi. Esistono un’infinità di ricette e accostamenti: potreste davvero passare una vita in riva al lago di Garda e trovereste una tentazione culinaria diversa ogni giorno.

 

Rammentando che il lago di Garda si espande su tre regioni – Lombardia, Veneto e Trentino – e che l’Italia è un vero caleidoscopio di culture e tradizioni; qui nascono solo eccellenze culinarie che non si dimenticano. Scegliete i Tortellini di Valeggio se amate il gusto delicato di un sfoglia molto sottile; anche chiamati “nidi d’amore”, si gustano al meglio durante il festival a loro dedicato, che si svolge annualmente a Valeggio sul Mincio. Assaggiate il Risotto all’Amarone, preparato con riso Vialone Nano IGP di Isola della Scala, a sud di Verona, unito all’Amarone DOCG, un vino rosso molto ricco e secco. Che dire della carne salada? Originaria del versante nord del lago, nella regione del Trentino, si tratta di un taglio magro di manzo, avvolto in sale grosso e vari condimenti (foglie di alloro, bacche di ginepro, spicchi d’aglio e rosmarino). La tradizione lo vuole stagionato in vasetti di terracotta o vetro per dieci giorni, servito con un condimento di olio locale. Accompagnatela con i Broccoletti di Custoza – fanno parte del presidio di Slow Food – che si raccolgono tra dicembre e inizio febbraio, oppure asparagi bianchi da Cavaion e Rivoli Veronese (quando sono in stagione), funghi e tartufo nero del Monte Baldo. Per finire in dolcezza, un’ottima torta Fogassa o le castagne DOP del Monte Baldo, servite con miele locale. Qui siamo davvero nell’Eden del gusto.

 

Parlando di olio d’oliva, sapete che veniva usato nella zona del Lago di Garda sin dall’età del Bronzo? Produrre olio d’oliva a queste latitudini potrebbe sorprendere i più, ma il lago vanta un microclima che rende la vita più “dolce”, in tutti i sensi. Arco, Riva del Garda e Tenno fanno parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, e la sponda orientale del lago viene chiamata La Riviera degli Ulivi. Come non impazzire per tutta questa bontà? La varietà Extra vergine Garda detiene il marchio DOP dal 1997; per la sua produzione viene utilizzata principalmente la varietà Casaliva – fruttata e molto elegante –  nelle province di Verona, Brescia, Mantova e Trento, sebbene vengano impiegate anche le varietà Frantoio e Leccino. Ogni zona di coltivazione attorno al lago esprime un gusto diverso, a seconda dell’esposizione  e del terreno. Perché non assaggiare tutte le varianti? Solo così scoprirete un vero tesoro.

 

Dobbiamo ringraziare il clima mediterraneo che bacia le sponde del lago di Garda anche per un altro, favoloso prodotto: i limoni. Gli agrumeti del lago sono quelli più a nord in Europa e i limoni si coltivano qui sin dal Quattrocento, grazie all’opera diligente dei frati francescani. La costruzione delle famose limonaie, un favoloso arricchimento visivo di un territorio già fantastico – con la conseguente coltivazione degli agrumi lungo tutto l’anno, attirò l’attenzione sui limoni del Garda a tal punto che nella metà del 1800 si contavano fino a 12.000 piante di limone,   per i quali si erano dovuti costruire ben 24.000 pilastri per le limonaie. Qui si manteneva il frutto dorato durante l’inverno, al riparo dalle intemperie. Oggigiorno le limonaie non sono più utilizzate, ma si possono ancora visitare in occasione di un festival che si tiene a Gargnano ad aprile – I Giardini d’agrumi: ecco l’occasione per riscoprire una bellezza locale, scoprire nuove ricette e provare qualcosa di nuovo. Siamo davvero in una zona ricca di sorprese!

 

Chiaramente, in un territorio spettacolare per i buongustai non può mancare una degustazione di vino. Da dove cominciare? Anche qui non avrete che l’imbarazzo della scelta con una vasta gamma di vini bianchi, rossi e rosé, uniti al passito e alla riserva. In ogni versante si coltivano uve dalle quali si producono vini che variano notevolmente in quanto a gusto e proprietà: un vero viaggio nel regno di Bacco che regala solo piaceri. Partendo dal versante nord-ovest, Il Riviera del Garda Classico DOC si produce con uve Barbera, Sangiovese, Groppello e Marzemino; più a sud abbiamo il Lugana DOC – un vino bianco storico, le cui uve sono coltivate tra Brescia e Verona, non lontano dal nostro hotel e da noi trovate i vini Ca’ Maiol, di nostra produzione. Inoltre San Martino della Battaglia DOC, il Garda Colli Mantovani DOC, Bianco di Custoza DOC sul versante a est e il Bardolino Superiore DOCG, con il Bardolino DOC. Una tale quantità di vini DOC non può che essere il preludio di qualcosa di assolutamente indimenticabile.

 

Questa diversità di climi, paesaggi, terreni e tradizioni si riflette anche nel nostro hotel. Lungo i 130 anni della nostra storia le offerte culinarie sono di certo cambiate, ma hanno sempre mantenuto alti i concetti di passione, impegno, rigore e rispetto per i prodotti locali. Oggi la nostra offerta si fa in cinque: La Darsena Shore Club, un bar favoloso sulla terrazza con vista lago, il ristorante la Magnolia, la Trattoria il Pescatore, e il Fagiano, punto forte dello chef Matteo Felter. La sua cucina “sincera e concreta” ha fatto scuola; nelle sue parole, per poter offrire il meglio nella sua professione è essenziale avere una mentalità aperta, senza porsi limiti negli accostamenti e nelle sperimentazioni. Saper reinterpretare i classici, aggiungendo spunti tratti da viaggi o ispirazioni innescate da tradizioni di paesi lontani, aggiunge un tocco moderno e accattivante. Qui regnano la precisione e l’attenzione per i dettagli: dal cestino del pane a un piatto gourmet ricercato, ogni particolare richiede la massima cura e riguardo.

Che si tratti di un piatto della tradizione italiana, il pescato del giorno o una nuova sperimentazione, sapete che non sarete mai lontani da qualcosa di straordinario nel nostro hotel.

 

Perché non portare a casa la nostra magica atmosfera?

Provate con una delizia aristocratica intramontabile, il Club Sandwich, qui declinato in una versione speciale, preparata in esclusiva dal nostro Matteo Felter.

 

Club Sandwich Pancetta Praga e Porchetta arrosto con salsa olandese

 

Ingredienti:
Pane in cassetta
Pomodoro peretta ben maturo
Cipolla di Tropea

pancetta Praga Levoni

Porchetta Levoni

lattuga

olio aromatico con timo, aglio e rosmarino
 

Per la maionese:
Un tuorlo d’uovo
Olio di semi
aceto

succo di limone
 


Par la salsa olandese:
Burro chiarificato
Scalogno, dragoncello, aceto
Un tuorlo d’uovo
 

Procedimento:
Cuocere il pomodoro e la cipolla di Tropea precedentemente tagliati a fette sottili in olio aromatico con timo, aglio e rosmarino a una temperatura di 65-70º per un’ora.
Tagliare a fette la Pancetta Praga Levoni e passare in padella o al forno per 10 minuti fino a quando non caramellizza. Tagliare a fette sottili la Porchetta Levoni. Tostare il pane bianco in cassetta tagliato a fette. Spalmare la maionese da entrambi i lati di una fetta di pane e farcirlo da un lato con bacon, pomodoro confit e lattuga, dall’altro con cipolla di Tropea confit, lattuga e porchetta. Chiudere con la fetta di pane e mettere in forno caldo per conferire croccantezza. Servire con la salsa olandese

Procedimento per la maionese:
Montare un tuorlo d’uovo aggiungendo a filo l’olio di semi. Aggiungere un pizzico di aceto per acidità o quando è pronto  una goccia di limone.
 

Procedimento per la Salsa olandese:

Fare un’infusione di aceto, scalogno e dragoncello. Quando l’acqua bolle togliere gli ingredienti.   Montare c il tuorlo con il burro chiarificato; alla fine aggiungere il liquido ottenuto dall’infusione per conferire aroma alla salsa. Servire la salsa a temperatura ambiente.

 

Buon appetito!!

 


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